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Il ruolo dello Standard ISO 20121 nel limitare l'impatto ambientale degli eventi di moda

L'organizzazione e la gestione degli eventi di moda possono avere un impatto negativo sull'ambiente e sulle comunità ospitanti.

Secondo il report Zero To Market, pubblicato da ORDRE in collaborazione con Carbon Trust, l'industria della moda contribuisce in maniera significativa all'inquinamento atmosferico, specialmente durante le settimane della moda che si svolgono nelle capitali mondiali come Milano, Londra, Parigi e New York. Secondo l'analisi riportata, solo gli spostamenti dei visitatori e dei brand durante questo periodo generano circa 241.000 tonnellate di CO₂. Questo dato, tuttavia, non include gli altri aspetti degli eventi di moda, come i consumi energetici delle location, gli allestimenti creati appositamente, i servizi di catering e i rifiuti generati durante ogni singolo evento. L'insieme di questi fattori aumenta ulteriormente l'impatto ambientale e costituisce un peso significativo per le comunità locali.

Di fronte a questa sfida, un approccio che sta guadagnando sempre più consenso è l'adozione dello standard ISO 21021, un sistema di gestione per eventi sostenibili. 

Questo standard, sviluppato dalla comunità internazionale, è progettato per aiutare le organizzazioni a integrare la sostenibilità nei loro processi, con l'obiettivo di ridurre l'impatto ambientale e promuovere la responsabilità sociale.

Standard ISO 21021: caratteristiche e finalità

 

Lo standard ISO 20121, introdotto a livello globale nel 2012, promuove la sostenibilità nell'organizzazione e gestione degli eventi. Questa normativa, che costituisce un'evoluzione del precedente BS8901 (British Standard for Sustainable Events Management), è divenuta un punto di riferimento essenziale per le organizzazioni che aspirano a implementare un approccio sostenibile alla gestione degli eventi.

Gli obiettivi principali della normativa ISO 20121 sono:

  • stabilire, implementare o migliorare un sistema di gestione sostenibile per tutti i tipi di eventi e soggetti coinvolti nel processo
  • assicurare la conformità ad una policy di sviluppo sostenibile

Inoltre, la conformità volontaria alla norma ISO 20121 può essere dimostrata attraverso più livelli:

  • prima parte (autodeterminazione e autodichiarazione),
  • seconda parte (conferma di conformità da parte di parti che hanno un interesse nell'organizzazione, come i clienti, o da altre persone per loro conto)
  • terza parte indipendente (verifica da parte di un organismo di certificazione)

La norma si fonda su tre pilastri fondamentali: sostenibilità economica, ambientale e sociale. Questi principi guidano la pianificazione e gestione sostenibile degli eventi, la riduzione dell'impatto ambientale, l'ottimizzazione dell'uso delle risorse, la promozione dell'inclusione e dell'equità sociale, e la creazione di relazioni forti con le comunità locali.

Benefici e vantaggi dello standard ISO 20121

 

L'ampio campo di applicabilità della norma ISO 20121 include ogni tipo di organizzazione, senza considerare la dimensione o la natura degli eventi organizzati. Può essere applicata a un singolo evento, una serie di eventi, alle organizzazioni specializzate in eventi, ai fornitori di servizi, e persino ai luoghi di eventi. 

La gestione avviene attraverso un sistema noto come ciclo di Deming, che comprende quattro fasi distinte - Pianificazione (Plan), Esecuzione (Do), Controllo (Check) e Azione (Act) - sequenziate ciclicamente fino a raggiungere il miglioramento della produttività.

Affinché tale sistema di gestione abbia successo, deve essere flessibile e integrato all'interno del processo di gestione dell'evento e non solo considerato come un componente da aggiungere. Per garantire la massima efficacia, il suo impatto dovrebbe estendersi lungo tutta la catena di fornitura e coinvolgere tutti gli stakeholder pertinenti. In tal modo, l'organizzazione può trarre numerosi benefici. 

L'adesione allo standard ISO 20121 può non solo migliorare l'immagine e la reputazione dell'organizzazione, ma anche aumentare l'efficienza operativa, ridurre i costi e stimolare l'innovazione. Infine, può agevolare l'accesso a nuove opportunità di mercato, attrarre clienti e sponsor più consapevoli e sensibili ai temi della sostenibilità.

L'impegno di Gucci verso la certificazione ISO 20121

 

Tra i brand di moda che hanno deciso di adottare questo standard, Gucci è sicuramente quello che si distingue. Il marchio italiano di lusso, appartenente al gruppo francese Kering, è stato il primo brand di moda a certificare ISO 20121 tutte le proprie sfilate, a partire dalla sfilata SS20 tenutasi nel 2019. 

In linea con questo standard, il marchio misura e riduce gli impatti ambientali negativi delle proprie sfilate e ottimizza i processi per renderli più efficienti dal punto di vista ambientale. Ciò include la scelta di materiali sostenibili, l’utilizzo materiali riutilizzabili, riciclabili o noleggiabili, l'uso di catering locali, la donazione delle eccedenze alimentari, l'aumento dell'utilizzo di elettricità verde e illuminazione a LED, nonché la scelta di trasporti sostenibili. Un ente esterno verifica che il sistema di gestione soddisfi i requisiti dello standard di certificazione.

Inoltre, per le sfilate del 2020, Gucci ha utilizzato circa l'80% di materiali di produzione riciclati o noleggiati, ha adottato un catering al 100% plastic-free e si è impegnato a piantare un albero per ogni partecipante, per compensare le emissioni che non sono riusciti a ridurre, arrivando a piantare circa 6000 alberi.

Conclusioni

 

Le sfide ambientali ed etiche del mondo della moda vanno oltre la produzione di abbigliamento e accessori. 

Il settore della moda ha un'opportunità significativa di mitigare l’impatto ambientale dei propri eventi attraverso l'adozione dello standard ISO 21021. Questo strumento fornisce un percorso efficace per integrare la sostenibilità in ogni fase degli eventi, contribuendo a una maggiore responsabilità ambientale e sociale.

I brand che hanno adottato questo standard stanno già dimostrando come non solo può portare a una riduzione dell'impatto ambientale, ma anche a un miglioramento della reputazione del brand e alla creazione di nuove opportunità di mercato. 

Tuttavia, per assicurare il successo di un sistema di gestione, esso deve essere integrato in modo flessibile nel processo di gestione dell'evento, estendendo il suo impatto lungo l'intera catena di fornitura e coinvolgendo tutti gli stakeholder rilevanti.

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Francesca Poratelli
Per analizzare il tuo grado di sostenibilità

Dopo un’esperienza lavorativa in Yamamay ha deciso di specializzarsi nel campo della sostenibilità. Si è occupata di assessment di sostenibilità ambientale e sociale per aziende che spaziano dall’abbigliamento outdoor al merchandising tessile.

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