Wait a few seconds...

We're redirecting you to the next page.

Emilcotoni: innovazione e sostenibilità nei filati di alta qualità

Il settore tessile e della moda sta vivendo una trasformazione significativa, guidata dalla crescente domanda di sostenibilità e innovazione. Le aziende sono chiamate a ripensare i loro processi produttivi, scegliendo materie prime di qualità e adottando pratiche che rispettino l'ambiente.

In questo contesto, l'esperienza di alcune aziende può offrire preziosi spunti su come affrontare le sfide e cogliere le opportunità di un mercato in evoluzione.

Com’è possibile lavorare sulla ricerca e sull’innovazione per garantire prodotti durevoli e di qualità?

Ne abbiamo parlato con Fabrizio Rozzi, Amministratore Delegato di Emilcotoni,storica azienda italiana attiva nel settore dei filati di alta qualità.

Ascolta qui l’intervista

 

Cikis: Ci racconti brevemente dell’azienda. Cosa significa sostenibilità per Emilcotoni?

F: Emilcotoni ha 35 anni di storia e, avendo radici italiane, siamo sempre stati molto attenti alla qualità, che per noi è la cosa più importante. Questo ci ha permesso, già una decina di anni fa, di iniziare un percorso che ci ha portato allo sviluppo di prodotti belli e sostenibili. Il fatto di aver sempre tinto i nostri prodotti in Italia e di aver sempre lavorato e migliorato le fibre nel nostro paese ci ha consentito di rispondere alle richieste di qualità dei nostri clienti, che poi si sono evolute in richieste di prodotti sostenibili.

L'attenzione che abbiamo dedicato non solo ai prodotti, ma anche allo sviluppo armonico dell'azienda, è evidente: nel 2010 abbiamo implementato un sistema fotovoltaico in azienda, e nel 2015 abbiamo creato un nostro reparto produttivo attraverso una consociata, con particolare attenzione a non sprecare energia. Questa scelta non è stata fatta solo per contenere i costi, ma anche per rendere l'azienda il più efficiente possibile. Tutto ciò ci ha portato, indirettamente, a essere pronti per affrontare le tematiche ESG, che per noi sono sempre state nel DNA dell'azienda.

Cikis: Ci hai già raccontato diverse iniziative dell’azienda. Avete portato avanti iniziative sia sull’azienda, che sul prodotto e sulla filiera, corretto?

F: Dal punto di vista del prodotto, sono tre anni che non introduciamo un prodotto nuovo, per così dire, poiché siamo in grado di realizzare tantissimi prodotti su richiesta del cliente, iper-personalizzando sia il prodotto finito sia il semilavorato che vendiamo. 

Non introduciamo un cotone che non abbia una prerogativa di essere organico, proveniente da agricoltura rigenerativa o che possieda qualità intrinseche legate alla sostenibilità. In parte, stiamo già convertendo i nostri prodotti standard in prodotti sviluppati con cotoni GOTS o con pratiche comunque sostenibili.

 

 

Il ruolo cruciale dell'R&D nel percorso verso la sostenibilità

 

Cikis: Qual è il ruolo dell’R&D in questo percorso?

F: È un ambito fondamentale perché l'R&D prosegue di pari passo con la sostenibilità. Da questo punto di vista, diventa ancora più sfidante e quindi più allettante trovare soluzioni alternative ai processi tradizionali. Ad esempio, stiamo realizzando filati ibridi mischiando lane RWS, cotoni GOTS con cashmere e seta, effettuando mischie intime e doppie tinture per questi tipi di prodotti, privilegiando materiali certificati.

Dobbiamo considerare che, oltre alle certificazioni GOTS dei coloranti classici per il cotone, dobbiamo fare selezioni particolari anche per tingere le fibre proteiche. Questo ci limita nella scelta di alcuni tipi di coloranti e richiede attenzione nello sviluppo delle cartelle colori e nella creazione di nuove ricette per la tintura di questi materiali. I clienti ci chiedono percorsi specifici per il colore finale della vendita del nostro filo classico. Tutto ciò crea un nuovo percorso all'interno della nostra filiera produttiva, focalizzandosi non solo sulla ricerca del prodotto, ma anche su come realizzarlo, trasformarlo, tingerlo e completarlo secondo gli standard richiesti.

 

 

Controllo della filiera tessile e collaborazione coi fornitori

 

Cikis: Avete una filiera molto controllata dalla materia prima fino al prodotto finale, con una collaborazione stretta con i vostri partner, che vi permette di fare ricerca e sviluppo in modo efficiente. Puoi raccontarci un po' come sono le dinamiche e come la struttura della filiera impatta le possibilità di R&D?

F: Partiamo dal fatto che siamo noi a scegliere le materie prime. Selezioniamo i cotoni, le sete e le lane che vogliamo utilizzare, effettuando uno screening a monte della nostra filiera produttiva, permettendoci di conoscere l'origine del materiale, dove viene coltivato e come viene gestito. Decidiamo poi dove filarlo, in base al tipo di prodotto. Anche in questa fase abbiamo una catena di fornitura ben definita, che ci consente di tenere sotto controllo l'intero processo. La trasformazione avviene al 90% in Italia, attraverso le nostre aziende controllate o terzisti, e la tintura è direttamente controllata da noi.

Questo approccio ci permette di selezionare le materie prime da cui si sviluppano nuovi prodotti, che vengono inseriti in collezione dopo una fase di pre-test, in base alle richieste del mercato. La ricerca e sviluppo, quindi, non si ferma mai: è uno sforzo giornaliero. Gli spunti provengono da vari settori, dalle nostre ricerche di mercato e dalle richieste dei nostri clienti o terzisti. Abbiamo un dipartimento dedicato alla ricerca di materiali e tendenze. Ad esempio, negli ultimi anni, abbiamo sviluppato articoli totalmente nuovi e certificati, come collane RWS in una filiera cardata con alte percentuali di cotone.

 

 

L'Importanza della durabilità

 

Cikis: Parlando invece di durabilità come elemento chiave dell’azienda, voi riuscite ad avere dei filati con una durabilità molto differenziante rispetto agli altri. Puoi raccontarmi il tema della durabilità per voi?

F: Nel corso della nostra storia, avendo indirizzato l’azienda verso la vendita di prodotti per il mercato della maglieria esterna, quindi parliamo di tricot e maglieria rettilinea, abbiamo sempre cercato l'eccellenza delle fibre. Durante la nostra lunga storia, partendo dalla ricerca dei cotoni egiziani e passando successivamente al Supima e al Sea Island, abbiamo sempre utilizzato materie prime di eccellenza. Questi cotoni, essendo di altissima qualità, sono anche molto durabili grazie alle loro fibre extra lunghe e fini. Sebbene siano difficili da trattare e da tingere, creano filati altamente performanti, che durano nel tempo ben oltre gli standard comuni.

Ad esempio, molti anni fa, quando abbiamo iniziato a lavorare con i primi cotoni Compact, abbiamo sviluppato un prodotto chiamato Superwash. Abbiamo eseguito un test interno per misurare la durata di lavabilità in lavatrice di questo capo finito, scoprendo che poteva resistere a 70-80 lavaggi rimanendo praticamente intatto. Abbiamo creato un filo con torsioni adatte a questo scopo, rendendo il cotone lavabile in lavatrice più resistente rispetto ad altri.

Questi risultati dimostrano l'attenzione che abbiamo sempre dedicato alla continuità e alla ricerca della qualità, che ha dato i suoi frutti nel tempo. La durabilità è diventata oggi un elemento centrale della sostenibilità. L’azienda ha sempre puntato a sviluppare prodotti di eccellenza, mettendo da parte le quantità per concentrarsi sulla qualità. Questo ci ha permesso di creare prodotti di fascia medio-alta con un'altissima durabilità e performance a livello qualitativo.

Cikis: Il vostro percorso e i prodotti finiti dei brand mostrano che non bastano le certificazioni per creare un prodotto durevole. Come avete affrontato le sfide tecniche e quali strategie avete adottato per garantire la durabilità dei vostri prodotti?

F: Noi vogliamo innovare con criteri sostenibili, utilizzando materiali difficili da innovare. Ad esempio, più di vent'anni fa abbiamo scelto di produrre, per primi al mondo, il famoso Ghisa 45, che oggi è noto anche grazie a noi. Questa fibra, inizialmente utilizzata solo per la camiceria finissima e per la tessitura, è stata sviluppata da noi per la maglieria. All'inizio, abbiamo affrontato enormi problemi di tingibilità a causa della finezza della fibra, che richiedeva soluzioni di tintura particolari. Abbiamo risolto questi problemi nel corso degli anni, ottimizzando ricette e sistemi produttivi nella fase preliminare di tintura e realizzando filati con torsioni molto particolari senza depolimerizzare la fibra. Depolimerizzare significa degradare la fibra iniziale, ma noi abbiamo cercato di rendere tutti i processi il meno impattanti possibile dal punto di vista ambientale, estraendo il meglio dalla fibra fin dall'inizio del processo produttivo.

Da questo punto di vista, è nata l'attenzione per la durabilità. I nostri prodotti, anche quelli con software, superano test altissimi grazie alle fibre molto lunghe che utilizziamo. Questo permette al capo di essere durevole, lavabile molte volte e di non perdere il colore. Seguiamo principi particolari e rispettiamo le norme Oeko-Tex e le norme vigenti, tingendo tutto il materiale in Italia e controllando tutta la parte chimica attraverso i nostri terzisti. Questo approccio ci ha consentito di acquisire fiducia nel tempo e di lavorare con prodotti difficili. Oggi affrontiamo con sicurezza la creazione di nuovi prodotti, anche quando ciò richiede di ideare soluzioni innovative. Non temiamo le sfide, anzi, siamo pronti a sperimentare e a trovare nuovi modi per soddisfare le esigenze dei nostri clienti e migliorare costantemente la nostra offerta

 

 

Il ruolo dell’agricoltura rigenerativa per il settore tessile 

 

Cikis Studio: Parlando di agricoltura rigenerativa, qual è la vostra esperienza?

F: Qualche anno fa abbiamo iniziato a studiare l’agricoltura rigenerativa, che deve necessariamente essere anche agricoltura organica. Abbiamo cercato di approfondire i temi olistici di questo tipo di agricoltura, che si è rivelata molto performante e allettante. Ci ha fatto scoprire l'importanza della coltivazione e dei metodi con cui viene coltivato il cotone. L'agricoltura rigenerativa, che stiamo sviluppando in parallelo con l'agricoltura organica, diventerà fondamentale per noi nei prossimi anni. Sebbene l'agricoltura industrializzata debba ancora adottare i processi corretti e fare i giusti progressi, dobbiamo iniziare da noi stessi, e noi abbiamo iniziato qualche anno fa. Abbiamo recentemente certificato un prodotto che sarà disponibile a breve.

Queste forme di agricoltura devono essere monitorate con dati primari e benchmark. Stiamo conducendo ricerche in questo senso, e sarà molto interessante vedere i futuri sviluppi. Al momento, queste forme di agricoltura hanno impatti produttivi ridotti rispetto agli standard industriali, ma devono garantire una performance del prodotto finale e una certa quantità di fibra prodotta. Stiamo portando avanti queste analisi e ricerche di mercato insieme ai nostri fornitori, e ciò ci permetterà di avere un quadro più chiaro nei prossimi anni su quello che penso sarà uno sviluppo importante del nostro business.

 

 

Conclusioni

 

L'intervista con Emilcotoni offre una preziosa testimonianza di come un'azienda possa coniugare tradizione e innovazione per raggiungere l'eccellenza nella sostenibilità. Le esperienze e le strategie adottate da Emilcotoni dimostrano che la qualità e la durabilità dei prodotti possono andare di pari passo con il rispetto per l'ambiente e l'innovazione tecnologica.

Investire nella ricerca e sviluppo, scegliere materie prime di alta qualità e adottare pratiche produttive sostenibili non rappresentano solo scelte etiche, ma anche vantaggi competitivi che possono garantire un futuro più responsabile e prospero. Collaborare strettamente con i fornitori, monitorare attentamente l'intera filiera produttiva e innovare costantemente sono passi fondamentali per rispondere alle crescenti esigenze di sostenibilità del mercato.

Se anche tu vuoi iniziare un percorso di sostenibilità per la tua azienda, contatta il team di Cikis Studio!

Ricevi in automatico articoli come questo e gli ultimi aggiornamenti sulla moda sostenibile!

Virginia Lombardi
-

-

Valuta la performance di sostenibilità della tua azienda di moda

Vuoi conoscere il livello di sostenibilità ambientale e sociale della tua azienda? Scoprilo in pochi minuti con il nostro questionario di autovalutazione di sostenibilità aziendale gratuito!