Wait a few seconds...

We're redirecting you to the next page.

Responsabilità Estesa del Produttore tessile in Europa e nel mondo

La crescente consapevolezza dell'importanza di sistemi efficaci per il trattamento dei rifiuti tessili ha portato alla diffusione dei sistemi di Responsabilità Estesa del Produttore (EPR) tessili in tutto il mondo. Paesi come Francia, Ungheria e Olanda hanno già adottato questa direttiva, mentre in molti altri paesi il cammino verso l'implementazione appare ancora lungo.

In questo contesto, l'ONG Waste and Resources Action Programme (WRAP) ha pubblicato un rapporto che offre una panoramica sulla diffusione della direttiva sulla Responsabilità Estesa del Produttore a livello globale.

Come si posiziona l'Italia rispetto all'adozione della direttiva EPR per i tessili e quali potrebbero essere gli impatti derivanti dalla sua introduzione?

 

 

Responsabilità Estesa del Produttore: cos’è e cosa prevede

 

La Responsabilità Estesa del Produttore (EPR) è un concetto chiave introdotto dalla Direttiva (UE) 2018/851, che impone ai produttori di beni immessi sul mercato dell'Unione Europea l'obbligo di contribuire alla gestione dei rifiuti generati dai loro prodotti. Questo principio è finalizzato a limitare la produzione dei rifiuti post-consumer, promuovere l’ecodesign e incentivare le imprese a farsi carico della gestione del fine vita dei prodotti. 

La regolamentazione EPR è attualmente in vigore in diversi settori, tra cui l'elettronica, gli imballaggi, l’industria automobilistica, ed è stata estesa al settore tessile per affrontare in modo più efficace il problema dei rifiuti e promuovere pratiche di produzione e consumo più sostenibili.

In particolare, per il settore tessile, la direttiva sull’implementazione del sistema EPR per i prodotti tessili  stabilisce una serie di obblighi specifici per i produttori.

In particolare, i produttori saranno responsabili dei costi relativi alla gestione dei rifiuti tessili, incentivando così la promozione della circolarità dei prodotti fin dalla fase di progettazione. Il contributo dei produttori allo schema di Responsabilità Estesa del Produttore (EPR) sarà determinato in base alla performance ambientale dei tessili, secondo il principio conosciuto come 'eco-modulazione'.

Inoltre, le norme comuni dell'Unione Europea in materia di Responsabilità Estesa del Produttore renderanno più agevole agli Stati Membri attuare l'obbligo di raccolta separata dei tessili a partire dal 2025, in linea con la legislazione attuale. 

 

 

I sistemi EPR nel mondo: il nuovo rapporto del Waste and Resources Action Programme

 

Sebbene i prodotti tessili abbiano un impatto ambientale significativo, i sistemi di Responsabilità Estesa del Produttore sono relativamente rari per questo settore, con la maggior parte dei sistemi EPR nel mondo concentrati sul flusso di rifiuti elettronici, che rappresentano il 35% di tutti i sistemi.

Per questo motivo, Waste and Resources Action Programme (WRAP), una ONG impegnata in tutto il mondo nell'affrontare le cause della crisi climatica, ha pubblicato nel gennaio 2024 un rapporto intitolato Textiles Extended Producer Responsibility (EPR) Status, che fornisce un'analisi approfondita della proliferazione dei sistemi di Responsabilità Estesa del Produttore (EPR) per il settore tessile. 

L'obiettivo del report è quello di riassumere lo stato attuale dei sistemi EPR per il flusso di rifiuti tessili, offrendo informazioni dettagliate sulla situazione a livello globale.

Secondo il report, in diverse nazioni il sistema di Responsabilità Estesa del Produttore (EPR) per i tessili ha mostrato significativi benefici ambientali ed economici: 

  • Francia: il sistema attivo dal 2008 ha contribuito a gestire efficacemente la commercializzazione di oltre 3,3 miliardi di articoli tessili ogni anno, con un aumento del 90% nel tasso di recupero tessile dal 2006. Questo successo è stato possibile grazie alla flessibilità del sistema e alle tariffe eco-modulate che, tramite incentivi economici, hanno favorito il riciclo e la riduzione dei rifiuti tessili. 
  • Paesi Bassi: il sistema EPR si concentra su abiti e tessili per la casa, mentre esclude calzature, borse e coperte. I produttori sono tenuti a preparare una quota dei tessuti raccolti per il riciclo e il riutilizzo, con l'obiettivo di raggiungere almeno il 50% di tessili preparati per il riutilizzo entro il 2025. Le nuove tariffe di EPR prevedono un costo di €0,10 per chilogrammo nel 2024, con un aumento a €0,20 nel 2025.
  • Svezia: il sistema mira a ridurre del 70% i tessili smaltiti entro il 2028, dell'80% entro il 2032 e del 90% entro il 2036. Inoltre, dal 2028, almeno il 90% dei rifiuti tessili raccolti dovrà essere preparato per il riutilizzo o il riciclo. Si prevede che il nuovo sistema comporterà un costo annuale complessivo di 320.200.000 SEK (~30.500.000 $) per i produttori svedesi e di 4.600.000 SEK (~440.000 $) per i produttori stranieri. Tale sistema favorirà un aumento della raccolta separata di oltre 85.000 tonnellate di rifiuti tessili, che prima venivano destinati al recupero energetico, ma ora saranno preparati per il riutilizzo e il riciclo.
  • Ungheria: nel 2023 è stato introdotto un sistema di Responsabilità Estesa del Produttore (EPR) per i tessili, il quale impone ai produttori l'obbligo di registrarsi e di contribuire trimestralmente. Questo sistema si estende a diversi tipi di prodotti tessili, con tariffe fissate a €0,42 per chilogrammo. Inoltre, le aziende straniere che vendono prodotti tessili in Ungheria devono nominare un Rappresentante Autorizzato nel paese per adempiere agli obblighi previsti dal sistema di EPR.

Oltre a queste nazioni, ce ne sono altre come Spagna e Italia, in cui il sistema EPR per i tessili non è ancora attivo. 

 

 

L’evoluzione della normativa EPR in Italia

 

Dal gennaio 2022, in Italia è obbligatoria per tutti i comuni la raccolta separata dei tessili per favorire il riciclo. 

Nel febbraio 2023, il Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) e il Ministero delle Imprese hanno presentato uno schema di decreto in tema di responsabilità estesa del produttore nel settore tessile con l’obiettivo di creare un sistema che valorizzi l’eco-innovazione. La procedura di consultazione pubblica di tale decreto si è conclusa il 3 marzo, con lo scopo di coinvolgere gli stakeholder principali nell’adozione di una normativa coerente con l’attuale settore della moda.

Con il sistema EPR italiano, i produttori saranno tenuti a garantire che i loro prodotti siano adatti al riutilizzo e alla riparazione, contengano materiali riciclati e siano tecnicamente durevoli e facilmente riparabili.

Il sistema EPR in Italia prevede le seguenti misure: 

  • L'ambito probabile dell'EPR per i prodotti tessili in Italia includerà abbigliamento, calzature, abbigliamento in pelle, tessili per la casa e accessori.
  • Sarà introdotto un sistema di etichettatura digitale che richiederà ai produttori di descrivere le caratteristiche e la composizione fibrosa dei tessili, oltre a evidenziare la possibile presenza di parti non tessili.
  • In fase di design dovrà essere assicurato l’utilizzo di materiali adatti al riutilizzo e alla riparazione, contenenti materiali riciclati, tecnicamente durevoli e facilmente riparabili;
  • Similmente a quanto avviene nei Paesi Bassi e in Svezia, anche le aziende straniere che vendono prodotti tessili ai clienti in Italia avranno degli obblighi.
  • Verrà applicato il concetto di tariffe EPR eco-modulate, dove i produttori di prodotti più facili da riciclare saranno soggetti a tariffe inferiori, mentre quelli di prodotti più difficili da riciclare a tariffe superiori.
  • Sarà consentita la conformità collettiva, tramite adesione a un Organizzazione di Responsabilità del Produttore (PRO), o la conformità individuale. Erion, un PRO esistente per vari flussi di rifiuti in Italia, ha già iniziato i piani per formare un PRO specifico per i tessili. Inoltre, ERP, un altro PRO esistente, opererà anche un servizio specifico per i tessili.
  • Istituzione del CORIT (Centro di Coordinamento per il Riciclo dei Tessili), mutuato dall’esperienza del Centro di coordinamento nel settore dei RAEE
  • Il rispetto del principio della gerarchia dei rifiuti: riduzione, riutilizzo, riciclo, recupero.

 

 

Le sfide dell’applicazione della normativa EPR in Europa

 

La nuova normativa di Responsabilità Estesa del Produttore presenta varie sfide per le aziende, tra cui l'incremento della raccolta differenziata dei rifiuti tessili e la necessità di sensibilizzare i cittadini, implementare nuove infrastrutture e investire in tecnologie avanzate di riciclo.

Una delle sfide principali riguarda i finanziamenti. Nonostante il 49% dei francesi abbia dichiarato di ridurre gli acquisti di vestiti, il numero di capi immessi sul mercato è aumentato del 21% dall'introduzione della legge. Anche se i contributi raccolti dai produttori sono cresciuti da 11 milioni di euro iniziali a 25,5 milioni nel 2019, questi fondi non sono stati sufficienti. Il Ministro della Transizione Ecologica ha aumentato il budget di Refashion, l'organismo responsabile dell'EPR, prevedendo una spesa di 1 miliardo di euro in 6 anni per migliorare la gestione dei rifiuti. Tuttavia, la maggior parte dei tessili usati raccolti non viene trattata in Francia, ma finisce in altri Paesi.

È essenziale controllare le spedizioni illegali di rifiuti tessili verso paesi incapaci di gestirli correttamente, richiedendo una cooperazione internazionale rafforzata e una stretta vigilanza. È importante anche garantire che le importazioni di prodotti tessili siano conformi alla Strategia Europea per il Tessile.

Un'altra sfida è la definizione dei produttori e le loro responsabilità nell'EPR, soprattutto in un contesto internazionale. È fondamentale chiarire chi è effettivamente responsabile per evitare distorsioni del mercato, soprattutto per le micro e piccole imprese. Saranno necessarie misure di supporto economiche e sistemiche per garantire un approccio equo e inclusivo.

Infine, l'eco-contributo finanziario dei produttori al sistema EPR dovrà essere modulato in base alle prestazioni ambientali dei prodotti tessili, senza gravare eccessivamente sui consumatori e senza creare meccanismi di rivalsa sulla supply-chain. Sarà importante promuovere il riciclo per ridurre i costi di produzione e utilizzare materie prime seconde, già pagate attraverso l'eco-contributo.

 

 

Conclusioni

 

L'adozione dei sistemi di Responsabilità Estesa del Produttore (EPR) per i tessili rappresenta un passo significativo verso una gestione più sostenibile dei rifiuti tessili a livello globale. Paesi come Francia, Ungheria, Olanda e Svezia hanno dimostrato i benefici di tali sistemi, ottenendo un aumento della raccolta differenziata e una riduzione dell'inquinamento derivante dai rifiuti tessili.

Tuttavia, è importante notare che vi sono ancora molte nazioni che devono attuare tali sistemi, il che potrebbe limitare notevolmente il loro impatto nello smaltimento dei rifiuti tessili.

È fondamentale che le aziende di moda comprendano appieno l'importanza di adottare pratiche sostenibili e di conformarsi ai requisiti EPR. Non solo ciò garantirà la loro conformità legale, ma offrirà anche opportunità di differenziazione sul mercato e di costruzione di brand più resilienti e orientati al futuro.

Scopri come Cikis Studio può aiutare la tua azienda a essere in conformità con le nuove normative in arrivo!

 

Ricevi in automatico articoli come questo e gli ultimi aggiornamenti sulla moda sostenibile!

Valuta la performance di sostenibilità della tua azienda di moda

Vuoi conoscere il livello di sostenibilità ambientale e sociale della tua azienda? Scoprilo in pochi minuti con il nostro questionario di autovalutazione di sostenibilità aziendale gratuito!