I sistemi di gestione ambientale: cosa sono e quali benefici garantiscono alle aziende?
Qualsiasi tipologia di impresa interagisce con l’ambiente esterno. Una simile interazione riguarda prevalentemente il consumo di energia e materie prime e la produzione dei rifiuti.
Per questo motivo è necessario gestire le attività aziendali in modo tale da minimizzare:
- Il consumo di materie prime ed energia;
- La produzione di rifiuti;
- Il rischio ambientale.
La gestione ambientale è la parte della gestione generale che si occupa delle attività ambientali che comportano l’interazione dell’impresa con l’ambiente.
La normativa ambientale si è evoluta nel corso degli anni e alle norme di tipo “Command and Control” (end of pipe) si sono aggiunte norme basate su un approccio integrato e successivamente strumenti di gestione ambientale volontari.
Le norme “Command and Control” prevedono il rispetto degli obblighi stabiliti dal legislatore e le eventuali sanzioni applicate nel caso di mancato rispetto dei limiti definiti dalla legge. Le normative Command and Control non includono alcun tipo di azione preventiva sugli impatti ambientali generati dall’azienda.
Le azioni preventive sono state introdotte attraverso l’emanazione delle norme basate sull’approccio integrato. Tali norme consentono di definire per ciascuna attività industriale il quadro completo delle emissioni consentendo in tal modo di porre in essere azioni finalizzate alla protezione degli ecosistemi naturali in maniera organica e coordinata.
Le norme basate sull’approccio integrato, obbligatorie per determinate tipologie di attività e progetti, sono:
- Valutazione Impatto Ambientale (VIA): si fonda sul principio dell’azione preventiva, in base al quale la migliore politica ambientale consiste nel prevenire gli effetti negativi legati alla realizzazione dei progetti anziché combatterne successivamente gli effetti. La VIA, dunque, è una procedura che consente di individuare, descrivere e valutare gli effetti dei progetti sull’ambiente e sulla salute umana. L’articolo 6 e gli allegati alla parte seconda del Decreto Legislativo del 3 aprile 2006, n. 152 stabiliscono quando è obbligatorio sottoporre un progetto alla valutazione d'impatto ambientale;
- Integrated Pollution Prevention and Control o Prevenzione e riduzione integrata dell’inquinamento (IPPC): si pone l’obiettivo di prevenire, ridurre e, per quanto possibile, eliminare l’inquinamento, intervenendo alla fonte delle attività inquinanti e garantendo una corretta gestione delle risorse naturali. Le attività produttive elencate negli allegati VIII e XII alla parte II del D.Lgs 152/06 individuano gli impianti assoggettati alla Direttiva IPPC;
- Direttiva Seveso III: la normativa si pone l’obiettivo di minimizzare il rischio di incidenti rilevanti connessi a determinate sostanze pericolose. Il decreto si applica agli stabilimenti in cui sono presenti sostanze pericolose in quantità ≥ a quelle indicate nell’Allegato I del Decreto legislativo 26 giugno 2015, n. 105 - Attuazione della direttiva 2012/18/UE relativa al controllo del pericolo di incidenti rilevanti connessi alle sostanze pericolose.
Infine, la normativa ambientale si è evoluta verso una seconda fase caratterizzata da strumenti volontari di gestione ambientale e da un approccio proattivo.
Gli strumenti volontari per la gestione ambientale fanno riferimento all’organizzazione (come ad esempio i Sistemi di Gestione Ambientale) oppure al prodotto (ad esempio le Certificazioni ambientali di prodotto).
Come anticipato, tra i diversi strumenti volontari riferiti all’organizzazione rientra il Sistema di Gestione Ambientale (SGA), ovvero la parte del sistema di gestione generale preposta alla gestione ambientale dell’impresa che ha lo scopo di attuare la politica ambientale, stabilita dalla direzione.
Gli standard di riferimento per i Sistemi di Gestione Ambientale sono:
- La norma ISO 14001:2015 (Standard internazionale);
- Il Regolamento (CE) n° 1221/2009 – EMAS III (Standard europeo).
La norma UNI EN ISO 14001
La norma UNI EN ISO 14001 specifica i requisiti di un sistema di gestione ambientale che un'organizzazione può utilizzare per sviluppare le proprie prestazioni ambientali.
La norma è destinata a un'organizzazione che desidera gestire le proprie responsabilità ambientali in un modo sistematico. La UNI EN ISO 14001, inoltre, è applicabile a qualsiasi organizzazione.
La UNI EN ISO 14001 prende in considerazione i seguenti elementi di un sistema di gestione ambientale:
- Politica ambientale: corrisponde a una dichiarazione di intenti a cui l’azienda si ispira in relazione alla sua prestazione globale ambientale. La politica ambientale fornisce uno schema di riferimento per le attività, per la definizione di obiettivi e traguardi in campo ambientale;
- Pianificazione: prevede le fasi di individuazione degli aspetti ambientali (elementi delle attività, dei prodotti o dei servizi di un’organizzazione che hanno, o possono avere, un impatto sull’ambiente), la determinazione degli aspetti ambientali significativi (che hanno, o possono avere, un impatto ambientale significativo) e delle normative ambientali applicabili a tali aspetti ambientali. Nella pianificazione è necessario individuare le responsabilità per ogni funzione e definire mezzi e tempi per il raggiungimento dei traguardi;
- Attuazione e funzionamento: prevede la definizione della struttura organizzativa del SGA, delle responsabilità e dei compiti in campo ambientale, la formazione adeguata del personale, la definizione dei canali di comunicazione interni o esterni all'azienda, lo sviluppo e il controllo della documentazione, il controllo operativo delle attività che determinano gli impatti ambientali significativi e l’addestramento alla reazione alle emergenze;
- Controlli e azioni correttive: prevede attività di misurazione degli aspetti ambientali, di identificazione delle non-conformità, di attuazione delle attività correttive, preventive e di verifica della loro efficacia, di registrazione delle informazioni e dei dati ambientali, di audit del SGA e di comunicazione dei risultati alla direzione;
- Riesame della direzione: prevede il riesame del SGA per assicurarsi che continui a essere adeguato ed efficace. Durante il riesame potrebbe essere necessario rivedere e cambiare la politica ambientale, gli obiettivi e gli altri elementi del sistema di gestione ambientale, al fine di attuare il processo di miglioramento continuo;
- Miglioramento continuo: prevede il raggiungimento di miglioramenti nella performance ambientale dell’azienda in linea con la politica ambientale.
Il Regolamento EMAS
Il Regolamento EMAS è uno strumento di gestione ambientale volontario per tutti i tipi di organizzazioni che sono disposte a valutare, riferire e migliorare le proprie prestazioni ambientali.
Il Regolamento EMAS è essenziale per promuovere il miglioramento continuo delle prestazioni ambientali delle organizzazioni mediante l’istituzione e l’applicazione di sistemi di gestione ambientale, la valutazione sistematica, obiettiva e periodica delle prestazioni di tali sistemi, l’offerta di informazioni sulle prestazioni ambientali, un dialogo aperto con il pubblico e le altre parti interessate e infine con il coinvolgimento attivo e un’adeguata formazione del personale da parte delle organizzazioni interessate.
Esso prevede 7 allegati:
- Allegato I - Analisi ambientale: l’allegato prevede l’individuazione degli obblighi normativi applicabili in materia di ambiente, di tutti gli aspetti ambientali diretti e indiretti che hanno un impatto ambientale significativo, la descrizione dei criteri per la valutazione della significatività dell’impatto ambientale;
- Allegato II - Requisiti del Sistema di Gestione Ambientale: stabilisce che il Sistema di Gestione Ambientale deve essere attuato in conformità con le sezioni 4-10 della norma UNI EN ISO 14001:2015;
- Allegato III - Audit ambientale interno: il programma di audit garantisce che la direzione dell'organizzazione disponga delle informazioni necessarie per esaminare le prestazioni ambientali dell'organizzazione e l'efficacia del sistema di gestione ambientale e sia in grado di dimostrare che tutti questi aspetti sono sotto controllo. L'audit o il ciclo di audit riguardante tutte le attività dell'organizzazione è completato, a seconda dei casi, a intervalli non superiori a tre anni. Le attività di audit comprendono colloqui con il personale sulle prestazioni ambientali, ispezioni delle condizioni operative e delle apparecchiature e l'esame delle registrazioni, delle procedure scritte e di altri documenti pertinenti.
- Allegato IV - Comunicazione ambientale: prevede che le informazioni ambientali siano comunicate in modo chiaro. A tal proposito, all’interno della “Dichiarazione Ambientale” devono essere inserite le seguenti informazioni: una descrizione chiara e priva di ambiguità dell’organizzazione che chiede la registrazione EMAS e una sintesi delle sue attività e dei suoi prodotti e servizi; la politica ambientale dell’organizzazione e una breve illustrazione del suo sistema di gestione ambientale; una descrizione di tutti gli aspetti ambientali significativi, diretti e indiretti, che determinano gli impatti ambientali significativi dell’organizzazione e una spiegazione della natura degli impatti connessi a tali aspetti; una descrizione degli obiettivi e dei traguardi ambientali in relazione agli aspetti e agli impatti ambientali significativi; una sintesi dei dati disponibili sulle prestazioni dell’organizzazione rispetto ai suoi obiettivi e traguardi ambientali per quanto riguarda i suoi impatti ambientali significativi; altri fattori concernenti le prestazioni ambientali, comprese le prestazioni rispetto alle disposizioni di legge, per quanto riguarda gli impatti ambientali significativi; un riferimento agli obblighi normativi applicabili in materia di ambiente; il nome e il numero di accreditamento o di abilitazione del verificatore ambientale e la data di convalida;
- Allegato V - Il Logo EMAS;
- Allegato VI - Informazioni per la registrazione: prevede l’inserimento di dati relativi all’organizzazione, al sito e al verificatore ambientale;
- Allegato VII - Dichiarazione del verificatore ambientale sulle attività di verifica e convalida.
Differenze e similitudini tra la norma UNI EN ISO 14001 e il Regolamento EMAS
I due standard di riferimento sono molto simili tra loro ma presentano alcune differenze.
La prima è che la norma UNI EN ISO 14001 è uno standard internazionale mentre l’EMAS è europeo.
Per il regolamento EMAS, è prevista una frequenza di audit pari a 3 anni al massimo e vi è un forte vincolo al miglioramento continuo delle prestazioni.
Nel caso della norma ISO la frequenza audit non è prescritta e vi è un impegno non vincolante al miglioramento continuo.
Un’altra differenza importante è che la norma ISO non obbliga le imprese aderenti a rapportarsi con l’esterno, cosa che invece è prevista per le imprese aderenti al regolamento EMAS.
Quest'ultimo, inoltre, prevede la partecipazione attiva dei dipendenti, mentre la norma ISO prevede soltanto la formazione del personale.
Infine, la norma ISO prevede che sia messa a disposizione del pubblico la Politica Ambientale dell’azienda, costituita da principi di indirizzo generali inerenti l’ambiente; al contrario il regolamento EMAS prevede la comunicazione al pubblico delle informazioni ambientali necessarie per fare comprendere gli effetti ambientali dell’attività attraverso la “Dichiarazione Ambientale” che permette di instaurare un dialogo aperto con l’esterno.
I vantaggi per le imprese che investono nei Sistemi di Gestione Ambientale
Risulta quindi evidente che il regolamento EMAS richiede un maggiore coinvolgimento del personale e una più attenta comunicazione interna all’impresa e verso l’esterno.
Di conseguenza, l’EMAS è spesso più indicato quando l’azienda vuole dimostrare la propria attenzione verso l’ambiente a soggetti pubblici ed è specialmente vantaggioso per chi ha problemi di consenso o rapporto con il pubblico.
In entrambi i casi, investire nei Sistemi di Gestione Ambientale offre comunque vantaggi importanti per le aziende.
Oltre che a incrementare la fiducia e trasparenza nei confronti dell’azienda, i SGA aiutano anche a rafforzare le relazioni con i diversi stakeholder, inclusi i cittadini e la pubblica amministrazione.
I sistemi di gestione ambientale offrono anche vantaggi competitivi ed economici dal momento che consentono di ridurre i costi legati ai consumi energetici o alla gestione dei rifiuti e di valorizzare l’immagine dell'azienda permettendo un ritorno economico positivo sugli investimenti effettuati.
Conclusioni
Gli standard di riferimento per i Sistemi di Gestione Ambientale aiutano ad assicurare il rispetto dei requisiti normativi e possono guidare le imprese verso una gestione ambientale trasparente e ben strutturata.
Investire in favore dei Sistemi di Gestione Ambientale consente all’azienda non solo di migliorare la propria performance ambientale, ma anche di aumentare il livello di efficienza dei processi produttivi, puntando al raggiungimento del miglioramento continuo.
La norma ISO 14001 e il Regolamento EMAS presentano diverse analogie ma anche notevoli differenze tra loro.
Per questo motivo la conoscenza approfondita dei due standard è essenziale per valutare la scelta migliore e adatta alle proprie esigenze aziendali.
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