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di Claudio Ventura
2023/05/09


Cosa si intende per compensazione di CO2?


Cosa si intende per compensazione di CO2?

L’anidride carbonica e in generale i gas serra, se altamente concentrati nell'atmosfera, provocano l’aumento della temperatura della superficie terrestre e, di conseguenza, il riscaldamento globale e il cambiamento climatico. Le prove scientifiche evidenziano che sono le attività umane ad essere le principali responsabili del riscaldamento del nostro pianeta

Per poter contenere l’aumento della temperatura globale sono diversi gli impegni presi a livello internazionale:

  • Accordo di Parigi: primo accordo globale sui cambiamenti climatici vincolante adottato alla conferenza sul clima del 2015. È stato concordato di: mantenere l'aumento della temperatura media al di sotto dei 2°C rispetto ai livelli preindustriali (possibilmente al di sotto di 1,5°C), enfatizzare la necessità di diminuire le emissioni globali il prima possibile e intraprendere soluzioni di riduzione delle emissioni science-based
  • Agenda 2030: programma d’azione sottoscritto il 25 settembre 2015 dai governi dei 193 Paesi membri dell’ONU. Essa ingloba 17 Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile – Sustainable Development Goals, SDGs. I Paesi si sono impegnati a raggiungerli entro il 2030
  • COP26: si tratta dell’ultima conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici. I principali obiettivi della COP26 sono: azzerare le emissioni nette a livello globale entro il 2050 e puntare a limitare l’aumento delle temperature a 1,5°C, adattarsi per la salvaguardia di comunità e habitat naturali, mobilitare i finanziamenti, incentivare la collaborazione tra governi, imprese e società civile

Per poter raggiungere gli ambiziosi obiettivi climatici globali è necessario attuare misure in grado di ridurre al minimo le emissioni di gas a effetto serra derivanti dalle attività antropiche e compensare le emissioni residue o quelle impossibili da ridurre attraverso progetti di compensazione delle emissioni di CO2carbon offsetting.

Secondo l'ultimo rapporto dell'iniziativa Science-based Targets (SBTi), infatti, le misure di compensazione e neutralizzazione della CO₂ giocano un ruolo critico nell'accelerare la transizione verso le zero emissioni nette a livello globale, ma "non sostituiscono la necessità di ridurre le emissioni di CO₂ nella catena di valore aziendale in linea con le ultime scoperte scientifiche". 

Il rapporto spiega che gli sforzi di riduzione potrebbero non essere sufficienti per raggiungere l'obiettivo di 1,5°C fissato dall'Accordo di Parigi per via delle emissioni residue, le emissioni che un’azienda non può ridurre a causa di vincoli tecnici o economici. Pertanto, la compensazione delle emissioni di CO₂, in parallelo alla riduzione, diviene una misura necessaria per raggiungere l'obiettivo delle zero emissioni nette a livello globale.

Cos’è la compensazione di CO2 e qual è la differenza rispetto alle attività di carbon insetting?

 

La compensazione di CO2 è un meccanismo che consente alle aziende di acquistare crediti di carbonio da progetti che creano una riduzione delle emissioni di anidride carbonica o gas a effetto serra (GHG) o un aumento dello stoccaggio del carbonio al fine di compensare le loro emissioni inevitabili (ad esempio tramite progetti che prevedono interventi di forestazione o riforestazione o utilizzo di fonti energetiche rinnovabili, etc). 

In altre parole, compensare una tonnellata di carbonio significa che ci sarà una tonnellata di anidride carbonica in meno nell'atmosfera rispetto a quella che ci sarebbe stata altrimenti senza l’implementazione di un progetto di carbon offsetting.

progetti di compensazione fanno generalmente riferimento a:

  • Sviluppo delle energie rinnovabili per contribuire alla decarbonizzazione della rete energetica locale
  • Efficienza energetica e Fuel Switching, ovvero misure di risparmio energetico che riducono le emissioni di CO2 e consentono di sostituire i combustibili fossili con fonti energetiche rinnovabili
  • Cattura di gas a effetto serra
  • Limitazione del fenomeno della deforestazione (che può sia evitare l'emissione del carbonio immagazzinato negli alberi, sia assorbire carbonio aggiuntivo man mano che gli alberi crescono) attraverso ad esempio la silvicoltura (progetti che proteggono e ripristinano le aree forestali esistenti minacciate dalla deforestazione)
  • Implementazione di pratiche agricole che sequestrano il carbonio nei suoli ripristinando la biodiversità e sviluppando nuove fonti di reddito per i piccoli proprietari terrieri
  • Dispositivi casalinghi (cookstoves), cucine efficienti che riducono significativamente il consumo di legno, o digestori di biogas che forniscono combustibile sostenibile alle comunità locali prevenendo dunque la deforestazione ed evitando le emissioni di gas a effetto serra
  • Gestione delle risorse idriche attraverso progetti che forniscono acqua pulita alle famiglie delle comunità rurali eliminando la necessità di far bollire l'acqua e riducendo così le emissioni di gas a effetto serra
  • Gestione dei rifiuti, attraverso progetti di discarica creati per catturare il metano rilasciato dallo smaltimento dei rifiuti e trasformandolo in combustibile pulito.

Nonostante il termine simile, i progetti di compensazione (offsetting) si differenziano da attività di carbon insetting.

A differenza del termine carbon offsetting, il concetto di carbon insetting fa riferimento a tutte quelle strategie che consentono di ridurre le emissioni di gas serra direttamente correlate alla catena del valore di un’azienda. Dunque, invece di attivare progetti di compensazione sviluppati da terzi, l’azienda investe direttamente su progetti interni di riduzione delle emissioni in collaborazione con i partner della filiera.

I criteri della compensazione di CO2 e i programmi internazionali di riferimento

 

Secondo la Carbon Offset Guide creata dall'iniziativa di Carbon Offset Research and Education (CORE) dello Stockholm Environment Institute (SEI) e dal Greenhouse Gas Management Institute (GHGMI) ci sono 5 criteri di qualità dei crediti di compensazione delle emissioni di carbonio

In particolare, i crediti di compensazione del carbonio di qualità devono essere:

  • Addizionali: il criterio dell’addizionalità si verifica nel momento in cui le riduzioni di gas a effetto serra sono state possibili esclusivamente grazie alla presenza di un mercato per i crediti compensati e senza tali crediti di carbonio non sarebbe stato possibile avviare e sviluppare il progetto.
  • Non sovrastimati: secondo tale criterio è necessario che i crediti di compensazione delle emissioni di carbonio non siano sovrastimati. Si supponga che, per ogni 50 tonnellate aggiuntive di CO2 che vengono ridotte da un progetto di compensazione, lo sviluppatore del progetto riporti la riduzione di 100 tonnellate e che 100 crediti di compensazione vengano quindi assegnati al progetto. In questo caso la metà di tali crediti non avrebbe alcun effetto sulla mitigazione del cambiamento climatico
  • Permanenti: una delle principali sfide dei progetti di carbon offsetting corrisponde agli effetti di lungo termine provocati dalle emissioni di CO2. Il 25% della CO2 emessa rimane nell'atmosfera per centinaia o migliaia di anni. Per compensare ciò, secondo tale criterio, i crediti di compensazione delle emissioni di carbonio devono essere associati a riduzioni di gas serra che siano ugualmente permanenti
  • Non rivendicati da un’altra entità: i crediti di compensazione del carbonio devono garantire un diritto esclusivo sulle riduzioni dei gas a effetto serra. Ad esempio, se due società diverse rivendicassero le stesse 100 tonnellate di riduzioni di CO2 insieme richiederebbero un totale di 200 tonnellate di riduzioni, ma il decremento effettivo sarebbe solo di 100 tonnellate 
  • Non associati a danni sociali o ambientali significativi: affinché un progetto produca crediti di compensazione di alta qualità, non deve contribuire in modo significativo a danni sociali e ambientali.

Prima di concretizzare il progetto di compensazione è necessario verificare il rispetto dei criteri di qualità precedentemente citati.

Nonostante alcuni programmi si autodefiniscano standard, i principali programmi a livello internazionale di compensazione che garantiscono la qualità dei crediti di carbonio sono:

  • Gold Standard: è un programma volontario di compensazione delle emissioni di carbonio che premia i progetti che contribuiscono agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite. Il programma garantisce che il progetto vada a beneficio delle comunità locali 
  • Verified Carbon Standard (VCS): è uno programma per la certificazione di riduzione delle emissioni di CO₂ sviluppato e gestito dall'organizzazione no-profit VERRA. VERRA garantisce la credibilità dei progetti di riduzione delle emissioni di carbonio. Si concentra solo sugli attributi di riduzione dei gas a effetto serra e non richiede che i progetti abbiano benefici ambientali o sociali aggiuntivi 
  • Plan Vivo: è il primo programma per la certificazione di progetti per la tutela dello sfruttamento del suolo. I progetti certificati Plan Vivo sono sviluppati collaborando a stretto contatto con i piccoli agricoltori e le comunità rurali con l'obiettivo di promuovere lo sviluppo sostenibile, migliorare i mezzi di sussistenza rurali e i servizi

Benefici e criticità della compensazione di CO2   

 

I progetti di compensazione di CO2 garantiscono diversi vantaggi economici, sociali e ambientali sia alle aziende che li attivano che alle comunità locali in cui sono effettivamente realizzati.

In particolare, le aziende possono ottenere i seguenti benefici:

 

  • Miglioramento e rafforzamento della brand reputation aziendale
  • Possibilità di comunicare l'impegno ambientale dell’azienda verso gli stakeholder interni ed esterni
  • Neutralizzazione dell’impatto climatico delle aziende, dei prodotti o dei servizi
  • Realizzazione di progetti che consentono di contribuire al raggiungimento degli SDGs (United Nation Sustainable Development Goals)

Mentre i benefici ottenibili dalle località locali in cui si realizzano i progetti di compensazione di CO2 sono:

  • Maggiore biodiversità 
  • Mantenimento dell'habitat per le specie animali e vegetali autoctone
  • Miglioramento della qualità dell'aria e delle risorse idriche locali
  • Ripristino della vegetazione su aree precedentemente disboscate
  • Maggiore occupazione per la popolazione locale
  • Miglioramento della salute e dell'istruzione 
  • Accesso a energia pulita e a prezzi accessibili
  • Miglioramento delle infrastrutture
  • Innovazione tecnologica
  • Maggiore attività economica 

Nonostante la compensazione di CO2 rappresenti uno step molto importante verso la carbon neutrality e nonostante i benefici precedentemente elencati, bisogna considerare alcuni suoi limiti, come:

  • I progetti di compensazione di CO2 dovrebbero essere attivati insieme a misure in grado di ridurre drasticamente e direttamente le emissioni correlate all’azienda e alla sua supply chain
  • I progetti di carbon offsetting offrono reali benefici ambientali se non è possibile adottare soluzioni alternative nel breve termine e quando non è possibile evitare determinate tipologie di emissioni (ad esempio in caso di necessità di effettuare viaggi frequenti in aereo)
  • La compensazione incentiva la mercificazione della natura e consente alle grandi aziende di conquistare le terre delle comunità più vulnerabili rischiando violazioni dei diritti umani (protesta anche di Indigenous Environmental Network e Indigenous Climate Action durante la COP26)
  • I progetti di riforestazione possono richiedere del tempo prima di ottenere i risultati attesi: ad esempio un albero appena piantato può impiegare fino a 20 anni per catturare la quantità di CO2 prestabilita da un progetto di compensazione di carbonio
  • È presente un rischio di incidenti per i progetti di riforestazione: incendi, malattie degli alberi e deforestazione possono rendere vani gli sforzi effettuati e peggiorare la situazione climatica. La “morte” degli alberi provocherebbe il rilascio in atmosfera di tutto il carbonio immagazzinato nel corso degli anni

Nonostante l’importanza dei progetti di carbon offsetting per l’allineamento dell’industria della moda agli obiettivi climatici globali è necessario considerare ed essere consapevoli dei limiti citati in precedenza, al fine di individuare soluzioni per poterli affrontare in modo adeguato. 

Ad esempio, le organizzazioni possono assicurarsi di compensare le proprie emissioni inevitabili o impossibili da ridurre attraverso il calcolo della carbon footprint. La panoramica sui gas serra emessi dall’organizzazione facilita la distinzione tra le emissioni sulle quali l’azienda può intervenire direttamente attraverso azioni di riduzione e le emissioni residue che devono essere compensate.

Inoltre, per evitare o ridurre il rischio di incidenti o di violazione dei diritti umani associabili ai progetti di compensazione è necessario che l’azienda attivi progetti di carbon offsetting affidabili e certificati secondo i principali programmi internazionali. 

Conclusioni

 

Le misure di compensazione di COgiocano un ruolo fondamentale nell'accelerare la transizione verso le zero emissioni nette a livello globale, ma, come sottolineato da SBTi, "non sostituiscono la necessità di ridurre le emissioni di CO₂ nella catena di valore aziendale in linea con le ultime scoperte scientifiche".

Di conseguenza, la compensazione delle emissioni di CO₂ diviene una misura complementare alla riduzione per raggiungere l'obiettivo delle zero emissioni nette a livello globale.

Nonostante l’importanza dei progetti di compensazione di CO2 per il raggiungimento della carbon neutrality, è necessario essere consapevoli dei limiti dei progetti di carbon offsetting, come ad esempio il rischio di compensare emissioni che potrebbero in realtà essere ridotte dall’azienda e il rischio di incidenti e di violazioni dei diritti umani che possono influenzare negativamente i benefici ambientali e sociali attesi dall’implementazione dei progetti.

Per poter affrontare al meglio i potenziali limiti correlati ai progetti di compensazione di COe per allinearsi agli obiettivi climatici globali, Cikis supporta le aziende nella definizione di un percorso di riduzione delle emissioni lungo la supply chain, oltre che nella selezione del progetto di carbon offsetting più adatto alle loro esigenze. Questo consente alle imprese di ottenere risultati concreti in tempi brevi, comunicare il proprio impegno evitando il rischio di greenwashing e avere la certezza di un processo verificato e controllato.

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di Claudio Ventura
2023/05/09


Cosa si intende per compensazione di CO2?


Claudio Ventura
Esperto in economia circolare

Dopo aver conseguito la laurea in Economia Aziendale (percorso in Eco-management), ha approfondito ulteriormente le tematiche legate alla sostenibilità ambientale ottenendo un Master di II Livello in Economia Circolare presso il Politecnico di Bari.

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